martedì 8 aprile 2008

Caccia alla strega...

Caccia alla strega...

Venghino signore e signori, si accomodino. La caccia alle streghe è cominciata! In un’epoca dove gli eroi diventano mercenari, dove i fenomeni diventano “vacche” e dove i “cittadini onorari” diventano “indegni della maglia”. In un tempo senza memoria… No, non sono contento di quanto sta facendo la nostra Reggina. Anzi, sono furioso. Letteralmente furioso. Io, come tutti voi, questa serie A non voglio perderla! Così come non voglio perdere la serie A, così come ritengo che le strigliate in questo momento servano, non ho però perso la memoria. Non ho dimenticato, non posso dimenticare! E’ facile esaltarci, è facile salire sul carro quando le cose vanno bene, quando si fanno i miracoli. Eppure, vi posso giurare di aver visto piazze applaudire e sostenere fino all’ultimo secondo squadre già retrocesse. Ho visto qualche anno fa il Genoa , già finito in C1 da 2 giornate, applaudito a scena aperta da 15.000 persone, Quanto è difficile sostenere la barca, mentre questa sta affondando? Difficile, difficilissimo…Molto più difficile, rispetto alla caccia alle streghe. Rispetto alla ricerca del colpevole! Forse mi sbaglio, ma credo che un colpevole principale sia stato cercato, e trovato. Ma se il colpevole principale è Nicola Amoruso da Cerignola, beh perdonatemi, ma io nella caccia alle streghe vado controcorrente, e mi schiero con la strega! E badate bene, sono stato il primo ad irritarmi quando non l’ho visto ad Empoli. Sono stato il primo a dire che lui, in quella “lista convocati” , doveva esserci. Ma gli errori si fanno, e alzi la mano chi ritiene di non aver mai sbagliato…E di sicuro, non è una colpa dichiarare che questa squadra ha dei grossi limiti. No, non è una mancanza verso nessuno, è solo una lucida analisi. Che bisogna avere il coraggio di fare! E lui l’ha avuto questo coraggio, in barba alle solite dichiarazioni preconfezionate, di rito. Dichiarazioni che ormai conosciamo a memoria… Ma come dicevo prima, una squadra monca, palesemente lacunosa, và aiutata fino alla fine. Sperando nel miracolo! Forse sono cieco, ma continuo a non vedere scarso impegno. I limiti si, quelli li vedo dalla prima giornata. Quanto è dura accettarlo, dopo aver visto l’anno scorso il calcio champagne targato Walter Mazzarri. Quanto è dura sopportarlo…Ma io voglio ancora sperare, voglio ancora crederci. E soprattutto, ricordo bene. Ricordo bene quello che ha fatto Nicola Amoruso da Cerignola, per la nostra Reggina. Ricordo bene che l’anno scorso si è caricato sulle spalle una squadra che, dopo la splendida rincorsa, non stava in piedi. Ricordo bene grazie a chi è arrivata la prima vittoria di questo campionato balordo. Ricordo bene grazie a chi siamo rimasti a galla, nelle prime giornate. E se invece di cercare colpevoli, domenica andassimo in 28.000 persone allo stadio? Già, questo è difficile….Perchè nella memoria che non mi abbandona, di ricordi ne ho tanti altri. Ve ne dico uno: c’era una volta il popolo amaranto, che ne prendeva 3 dal Fano e 2 dal Giarre, e reagiva gonfio di orgoglio, pieno di rabbia e di passione. Ora invece perdiamo con gli squadroni della serie A, che per 80 anni vedevamo solo in Tv, e quasi quasi ci viene la puzza sotto al naso. Ragazzi, dov’è finito il nostro Granillo? Dov’è finita quella passione senza confini? Non ditemi che anche questa, è colpa di Amoruso… Si, è vero, cattiveria agonistica e voglia di combattere sono valori fondamentali nel calcio. Ma anche la GRATITUDINE, è un valore non da poco…

Ferdinando Ielasi

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